Che cos’è lo Zen?

La parola viene utilizzata in tanti contesti. E’ uno stile d’arredamento d’interni? Ceramiche di terracotta? Un modo di bere il tè? Significa semplicità, paradosso, imperscrutabilità?

Una risposta semplice è che lo Zen è una forma di buddhismo mahayana sviluppatasi in Cina circa 1550 anni fa (dopo un millennio dall’epoca del Buddha storico) ed esportato in Corea, Giappone, Vietnam alcuni secoli prima dell’arrivo in Occidente. L’incontro tra il buddhismo mahayana e la cultura cinese diede vita a una nuova forma di buddismo intensa e formale, ma allo stesso tempo semplice e poetica nel suo stile letterario. Il buddhismo zen è oramai praticato in tutto il mondo.

(Per approfondire vedi Pasqualotto: Storia e principi del Buddhismo Zen)

La nostra cultura contemporanea si è appropriata della parola Zen per rappresentare una serie di idee, alcune delle quali provengono da concetti e pratiche fondamentali del buddhismo zen.

Zen implica presenza, calma, semplicità, accettazione profonda e capacità di vivere con pienezza il momento presente. Lo Zen è vivere, lo Zen è la vita e vivere è Zen.

Tra le tante risposte che i Maestri zen hanno dato alla domanda che cos’è lo Zen? Quella del Maestro cinese P’ang: “trasportare legna per il fuoco e attingere l’acqua” ci indica di portare l’attenzione completa alle attività quotidiane. Per lo Zen ogni mattino è un buon mattino, ogni giorno è un buon giorno, non importa quanto burrascoso.

月晃々 Tsuki kō kō
La luna splendente… Splendente!